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CTH 726.1

Citatio: G. Torri (ed.), hethiter.net/: CTH 726.1 (TX 01.10.2012, TRit 26.07.2012)



§ 4
14 -- Prendi il kam[- ]8 di ferro
15 -- e fendi la ter[ra!]”
16 -- Egli, il dio Ḫašammili, entrò
17 -- e sotterrò (nella terra) il cuore degli dei.
18 -- “Esso divenga [l'u]manità!9
19 -- Proprio gli dei fanno il paese e noi”1.
Si veda Soysal 2004, 525.
Dalla collazione su fotografia sembra riconoscibile il determinativo GIŠ.
Il termine, parzialmente in lacuna, è scritto sopra una rasura.
La riga 21 nella versione ittita è vuota. Si veda nota 2.
8
Il termine hattico kālapupišet è sconosciuto.
9
Abbiamo qui il riferimento ad un mito di creazione degli esseri umani. Klinger 1996, 676. Un´altra possibile traduzione è: „Esso divenga [… dell']umanità!“. Il pronome personale -at si riferisce al cuore degli dei.
1
Non è chiaro da chi siano pronunciate queste parole. A mio avviso sembra una inserzione dell'officiante Per una interpretazione diversa si veda Schuster 2002, 158: „Nimm (Dir) das x aus Eisen für?! den Abwehr?(zauber) <und hacke auf> die Erde“! Hin ging aber der Gott Ḫašammil (und) scharrte (die Erde) weg (mit den Worten): „Unsere, der Götter!, Herzen sollen [froh?/erfreut?] werden! Es (das Haus ?) soll (für ständig) für das Land der Söhne der Mensch(heit) gemacht werden! Es soll [(ihnen) gegeben werden werden]! (Denn) wir machen (es) , die Götter machen es!“

Editio ultima: Textus 01.10.2012; Traductionis 26.07.2012